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Itinerario Giubilare degli adolescenti

di Valentina Gualtieri

Domenica 6 aprile poco dopo le 16, nel piazzale antistante la Chiesa di San Francesco di Paola in Sulmona, è un continuo viavai di macchine che ‘scaricano’ adolescenti…c’è addirittura un autobus: sono i ragazzi di Castel di Sangro.  Sono i ragazzi che si apprestano a vivere il Giubileo diocesano degli adolescenti alla presenza di S.E Mons. Michele Fusco.

Insieme a loro scende purtroppo anche la pioggia, che sembra minare la riuscita dell’evento, ma alle 16:30, all’arrivo del Vescovo, il cielo comincia ad aprirsi e chiusi gli ombrelli diamo il via a questo fantastico pomeriggio. Inizia così il percorso Giubilare, facendo vivere a questi giovanissimi nella realtà, ciò che hanno meditato negli incontri parrocchiali di preparazione, seguendo il Sussidio  Giovani  pellegrini cacciatori di stelle.

Nella Chiesa di San Francesco si rinnova la Professione di fede,  recitando il Credo e si  riafferma la validità del Battesimo con l’aspersione dei presenti da parte del Vescovo…parte il cammino in un’atmosfera festosa ma permeata di religiosita’, dove, egregiamente diretti da Don Daniele e Suor Claudia, i canti si sono alternati alle preghiere, non lasciando spazio alcuno al chiacchiericcio.

Prima sosta: Porta Napoli “Icona Maria della Pace”. Guidati da un ragazzo scout di Castel di Sangro, recitiamo insieme la Preghiera della Pace, presente nel libretto della diocesi, sottolineando quanto abbiamo bisogno di pace e quanto la pace può nascere già dai nostri atteggiamenti.

 Seconda tappa: Chiesa di Santa Maria della Tomba. Preghiera a Maria, giovane esuberante e coraggiosa, che con il suo timido Si ha cambiato la storia. La preghiera è affidata ad Angela, adolescente della Parrocchia Maria SS della Libera di Pratola.

Terza tappa: Chiesa di Santa Chiara.

Qui Don Francesco  descrivendo la bellezza e l’unicità delle tante opere d’arte, ha affascinato i ragazzi, affermando che il vero capolavoro di Dio, sono loro, con le loro vite. Dio li ha fatti Unici e Irripetibili.

Sempre cantando e pregando attraversiamo il centro della città, fino alla Chiesa della Santissima Trinità, per la quarta tappa.  Insieme a Mariana della parrocchia di Raiano, preghiamo davanti al Tabernacolo. Gesù presente nell’Eucaristia sia per noi sorgente di Speranza.

Quinta tappa: Casa Zaccheo. Quanta ricchezza! Noi abbiamo offerto dei salvadanai per le attività della Caritas, in cambio abbiamo ricevuto delle testimonianze bellissime da una volontaria e da un ex detenuto, che ci hanno mostrato l’importanza della libertà e soprattutto del donarsi agli altri.

Sesta tappa: Cattedrale di San Panfilo, luogo giubilare, viene apposto l’ultimo timbro e i ragazzi completano le “credenziali del pellegrino”, presenti sul libretto diocesano del Giubileo. Ricevono da Don Cristian, una pergamena, che attesta di aver compiuto il pellegrinaggio, ma soprattutto quale segno di benedizione e incoraggiamento a proseguire il cammino di Fede.

Con l’ingresso in chiesa, la partecipazione alla Santa Messa e accostandosi al sacramento della riconciliazione termina il Pellegrinaggio e lucrano l’indulgenza.

Cosa ha colpito di questa esperienza?

Ragazzi di parrocchie diverse che hanno camminato insieme nella massima armonia, che si sono alternati nei vari servizi con tanta naturalezza, ragazzi che erano felici di essere lì, nessuno ha chiesto: Quando finisce?

Nel sussidio di preparazione abbiamo meditato, tra le altre, la Parola Gioia Piena. Per me domenica, la gioia piena era il sorriso di P.Benjamin, mentre confessava una moltitudine di ragazzi, gli stessi ragazzi che il sabato precedente mostravano tante reticenze su questo sacramento… la Gioia piena era anche la soddisfazione sul volto di Sua Eccellenza, di Don Daniele e di tutti i catechisti, era nell’entusiasmo dei ragazzi nel rilasciare le interviste…

Che dire, questi piccoli capolavori di Dio ci hanno insegnato cosa si intende per  Chiesa in uscita e sinodale .

Arrivederci a Roma il 27 aprile