Rivisondoli: Prima Messa di fra Nazareno Romito
Sabato, 9 Ottobre, nella Chiesa parrocchiale di Rivisondoli, la Comunità locale, significativamente rappresentata, e con la presenza del nuovo sindaco, Giancarlo Iarussi, ha celebrato la prima Messa nella sua terra natale, fra Nazareno Romito dell’Ordine dei Frati Minori Francescani.
Il desiderio vivissimo del novello sacerdote, figlio di San Francesco d’Assisi e ordinato presbitero il 17 ottobre dello scorso anno, quello cioè di poter celebrare con la comunità di Rivisondoli si è potuto concretizzare solo ora a causa delle restrizioni che la pandemia fino ora ha imposto nelle nostre comunità. Tanta la commozione da parte dei presenti che lo avevano visto e lo ricordavano quando giocava nelle strade del paese con altri ragazzi, ma lo rivedevano anche più cresciuto, giovane uomo, vestito come tutti gli altri della sua età, allegro e spensierato.
Il cuore della giornata è stato la celebrazione della Santa Messa che tipicamente francescana è stata allo stesso momento semplice e solenne; austera e gioiosa. Al sacerdote novello è stata regalata, da parte di don Daniel parroco della comunità montana in nome di tutti, una casula bianca. quale dono della comunità rivisondolese al giovane suo figlio, insignito della dignità sacerdotale. A molti si sono inumiditi gli occhi.
Rivestito con i paramenti sacri Fra Nazareno ha guidato la celebrazione Eucaristica invitando tutti ad aprirsi alla Parola di Dio che la liturgia proponeva quale strada sicura per rispondere radicalmente alla chiamata di Gesù: “Vieni e Seguimi”.
Dopo la solenne benedizione, il parroco ha invitato un parrocchiano a porgere al novello sacerdote il saluto di tutta la comunità. In queste parole guidate da vera commozione è stata messa in rilievo la singolarità della vocazione di Fra Nazareno, manifestatasi quando già era maggiorenne e quando lavorava su una nave da crociera, dove era stimato ed apprezzato da tutti.
Ha sentito una voce, che lo chiamava ed ha risposto subito: eccomi, abbandonando tutto quello che significa “mondo”. Questa tappa della sua vita è senz’altro una pagina dal tono evangelico.
Fra Nazareno ha seguito poi un percorso di studi lungo e completo, nel cuore della famiglia francescana, e questo è stato messo in rilievo quando ha assunto come programma operativo della sua vita sacerdotale i primi due comandamenti:
1) Io sono il Signore, tuo Dio e non avrai altri dei all’infuori di me.
2) Ama il prossimo tuo come te stesso.
Infatti è già cappellano in un ospedale di Perugia al servizio dei più fragili: i malati, a cui porge aiuto, infonde coraggio, dà speranza, allevia sofferenze.
La comunità Rivisondolese ringrazia dal profondo del cuore la Benevolenza di Dio nel donarci un nuovo sacerdote, figlio di questa terra ricca di valori e tradizioni. Auguriamo a fra Nazareno tanta gioia e impegno sincero nel suo cammino e missione da presbitero nella Chiesa di Dio.
Emidio di Donato